sabato 30 aprile 2011

Sai che perdita Clemente!


«Se Luigi De Magistris va al ballottaggio mi suicido, ma non ci arriverà, non si è mai visto un magistrato che arriva a fare il sindaco di una grande città». «Spero proprio che non accadrà , io mi sono candidato proprio per far si che non accada» (Clemente Mastella, 29 aprile 2011)

venerdì 29 aprile 2011

E il Milan finì sul sito del Governo italiano...


Non volevo quasi crederci, e a quanto pare non si è trattato di uno scherzo. Questo comunicato è apparso ieri sul sito del Governo. Devono averlo confuso per il sito del Milan, o magari sarà stato proprio Silvio a scriverlo?

giovedì 28 aprile 2011

Mourinho vergognati


Ieri sera si è giocata la semifinale di andata della Champions League. Vittoria netta del Barcellona per 2-0 sul campo del Real Madrid. Per la cronaca gara nervosa e bruttina, risolta da una doppietta del fenomeno Messi autore di un gol da molti considerato già un capolavoro della storia del calcio.

Ma ieri si è fatto notare (e non è la prima volta) soprattutto il tecnico del Real Madrid Mourinho. L'allenatore ex-Inter prima si è fatto espellere per proteste, dopo in conferenza stampa ha accusato il Barcellona di aver vinto grazie alle amicizie in seno alla Uefa, allo sponsor Unicef e al potere mediatico. Affermazioni molto diffamanti e gravi, soprattutto quella che riguarda il suo sponsor. Come sapete il Barcellona ha sulle maglie proprio lo sponsor Unicef, l'agenzia che aiuta i bambini. Oltretutto lo fa gratis e dona buona parte dei suoi introiti ad essa. La squadra catalana sarà in riunione questo pomeriggio per decidere se deferire il tecnico del Real davanti al giudice disciplinare dell'Uefa.

Ecco la conferenza stampa integrale di Mourinho

mercoledì 27 aprile 2011

L'Italia ripudia la guerra?


L'articolo 11 della nostra Costituzione recita:

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Ma evidentemente non la pensano così Berlusconi (prima), e Napolitano (dopo) che ha appena dato l’ok ai bombardamenti da parte del contingente Italiano in Libia …

E qualcuno dirà “ma vabbè tanto saranno (solo) bombardamenti su obiettivi militari” … e allora Iraq prima, e Afghanistan dopo, non hanno proprio insegnato nulla eh?

Altrimenti cambiassero anche l’articolo 11 … tanto ormai, articolo più articolo meno …

martedì 26 aprile 2011

Si alle energie rinnovabili, no al nucleare


Guardatevi solo per un attimo intorno, magari quando decidete di fare una corsa o una passeggiata rilassante nella natura. Noterete immediatamente che siamo circondati da alcuni elementi che sono indispensabili per vivere: la luce, l'acqua e l'aria. Di tutti questi elementi, tramite il progresso e le tecnologie, l'uomo ne ha beneficiato per ricavarne energia. La natura ci ha dato l'opportunità di soddisfare le nostre esigenze, attraverso gli elementi che ci permettono poi di goderci la vita. Una fortuna.

Sono le energie rinnovabili, ossia quelle forme di energia generate da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani" e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future. Detto in maniera molto meno 'tecnica', o se preferite in parole povere, sono le forme di energia che possiamo trovare (sempre) in natura, e il cui sfruttamento è illimitato, inesauribile, pulito e sicuro. Appartengono alla categoria delle energie rinnovabili l'energia idroelettrica, solare, eolica, ma anche quella marina e quella geotermica.

Tutti gli elementi presenti sulla terra e all'interno di essa si possono, dunque, sfruttare per produrre energia. Mi chiedo da tempo, quindi, a che serve concentrarsi sull'energia nucleare?

Le tragedie di Cernobyl e quella recentissima di Fukushima hanno dimostrato la pericolosità di questa fonte di energia. Per quanto riguarda Cernobyl, l'incidente ha causato e causerà ancora nel futuro centinaia di migliaia di vittime e ancora oggi, a 23 anni di distanza, le ricerche scientifiche mostrano ancora impatti sia sulla flora che sulla fauna. Per quanto concerne Fukushima, invece, abbiamo constatato che nessuno può garantirci la sicurezza degli impianti. E se pensiamo che i giapponesi sono il popolo della tecnologia per antonomasia...

Le centrali nucleari, come sappiamo, generano scorie radioattive. Le scorie a vita media rimangono radioattive da 200 a 300 anni, le scorie a vita lunga anche miliardi di anni e non esiste ancora un sistema per la gestione in sicurezza delle scorie nel lungo periodo.

Sul discorso dell'occupazione, gli obiettivi europei per le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica al 2020 valgono il triplo del piano nucleare di Enel in termini energetici e creerebbero almeno 200 mila nuovi posti di lavoro “verdi” e dunque 10-15 volte l’occupazione indotta dal nucleare.

Questione costi. Molti dicono: "il nucleare costa poco". Chi ce lo garantisce? Secondo il Dipartimento USA dell’energia un EPR costa, in euro, 7,5 miliardi, una cifra ben maggiore rispetto a quanto propagandato da Enel e governo (4,5 miliardi). Se poi teniamo conto dello smaltimento delle scorie e dello smantellamento e bonifica degli impianti nucleari, i costi per noi e le future generazioni saranno ancora più elevati.

Il nucleare non è necessario, anche perchè entro il 2020 le fonti rinnovabili, insieme a misure di efficienza energetica, saranno in grado di produrre quasi 150 miliardi di kilowattora, circa tre volte l’obiettivo di Enel sul nucleare, tagliando drasticamente le emissioni di CO2.

Infine alcuni sostengono che il rischio nucleare c’è già, essendo l’Italia circondata da reattori. È una affermazione scorretta: anche se non è mai nullo, il rischio per le conseguenze di un incidente diminuisce maggiore è la distanza dalla centrale. Le Alpi, come si è visto nel caso di Cernobyl, sono una parziale barriera naturale per l’Italia.

Per i sopracitati motivi, quindi, il nucleare non è assolutamente indispensabile, anzi. Dunque si alle energie rinnovabili, no al nucleare.

lunedì 25 aprile 2011

La festa della Liberazione


Oggi si festeggia la liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo. Il 25 Aprile è l’anniversario della rivolta armata partigiana e popolare contro le truppe, ormai di occupazione, naziste e i loro fiancheggiatori fascisti della repubblica sociale italiana. Grazie al sangue versato dai partigiani fu possibile dare agli italiani la libertà che era stata negata durante il ventennio di dittatura fascista.

domenica 24 aprile 2011

Buona Pasqua


Auguro a tutti i lettori, assidui o frequentatori, e a tutti i blog amici di trascorrere una serena e felice Pasqua

Andrea De Luca

sabato 23 aprile 2011

Fukushima insegna: per gli italiani la paura maggiore è la contaminazione dell’ambiente


Per un italiano su quattro (24%) il pericolo più temuto è la contaminazione dell’ambiente che batte addirittura gli effetti della crisi economica (20 per cento), le paure per la salute che derivano dal consumo dei cibi (17 per cento), il rischio di un incidente automobilistico (11 per cento), la criminalità e la malattia entrambe fonte di preoccupazione per il 10 per cento della popolazione.

Lo afferma la Coldiretti su una elaborazione dei dati Eurobarometro in occasione della giornata mondiale della terra, l’Earth Day, quest’anno è stata segnata dalla catastrofe nucleare di Fukushima in Giappone. “Un dramma che – afferma la Coldiretti in una nota – dimostra come scienza e tecnologia non sempre sono portatrici di verità assolute e che quando le applicazioni della scienza, ovvero le tecnologie, sono di portata tale che eventuali errori avrebbero ricadute globali e incontrollabili su salute e ambiente è importante seguire il principio della precauzione, dall’energia nucleare agli Organismi geneticamente modificati (Ogm)”.

venerdì 22 aprile 2011

Auguri Rita Levi Montalcini


Tanti auguri a Rita Levi Montalcini che compie 102 anni. Scienziata di fama mondiale, la Montalcini è stata insignita del premio Nobel per la medicina nel 1986 e nominata senatrice a vita nel 2001 dal presidente Carlo Azeglio Ciampi. È socia nazionale dell'Accademia dei Lincei per la classe delle scienze fisiche.

Link: Chi è Rita Levi Montalcini?

giovedì 21 aprile 2011

Dopo il nucleare il Governo vuole disinnescare anche il referendum sull’acqua

Il Governo sta cercando di disinnescare il referendum sull’acqua pubblica così come quello relativo al nucleare. Se può farlo davvero, è una questione che si gioca in punta di diritto: la faccenda infatti non è poi così scontata.

Sono in gestazione modifiche al decreto Ronchi che ha disposto la privatizzazione dei servizi idrici: l’acqua rimarrebbe in mano ai privati, ma le tariffe verrebbero definite o dall’Autorità per l’Energia o dal Conviri, Commissione nazionale di vigilanza sulle risorse idriche.

Intravvedo una sotterranea lite fra i ministri delle Attività produttive e dell’Ambiente, cui fanno capo i due enti.

In ogni caso l’acqua, o meglio la sua gestione, rimarrebbe privata. Alla faccia della valanga di firme raccolte per il referendum.

Oggi il ministro per lo Sviluppo economico Paolo Romani e il suo sottosegretario Stefano Saglia hanno parlato dell’opportunità (dicono) di intervenire per evitare il referendum sull’acqua. Saglia ha anche dichiarato che una parte dell’opposizione sarebbe d’accordo. Probabilmente si riferiva al Pd.

I referendum su acqua e nucleare del 12 e 13 giugno non si svolgeranno se, entro quella data, il Parlamento avrà modificato le leggi sottoposte al giudizio popolare.

Ma attenzione. Una sentenza della Corte Costituzionale, la numero 68 del 1978, dice che “il tema del quesito sottoposto agli elettori non é tanto formato – in questa come in tutte le ipotesi del genere – dalla serie delle singole disposizioni da abrogare, quanto dal comune principio che se ne ricava”.

Se ne può dedurre che il referendum non ha luogo soltanto se la legge viene modificata nel senso – o nello spirito – voluto dai promotori del referendum.

E dunque le domande sono: il referendum sul nucleare voleva azzerare le disposizioni già emanate per la scelta dei siti nucleari (come propone il Governo) o voleva eliminare il ricorso all’energia nucleare? Il referendum sull’acqua mirava a far sì che le tariffe fossero decise da un ente pubblico o mirava invece a far rimanere interamente pubblica la gestione dell’acqua?

Se chiedessero a me, risponderei che i due referendum s’hanno ancora da fare. Dovrà comunque decidere la Cassazione.

Per il resto, mi stupisco che un primo ministro così sollecito ad invocare l’onnipotenza del popolo elettore si mostri così recalcitrante di fronte alla prospettiva che gli italiani si esprimano sul serio attraverso le urne.

Sarà mica che Berlusconi vede come il fumo negli occhi il raggiungimento del fatidico quorum perchè c’è un terzo referendum, quello sul legittimo impedimento, dal quale la sua (presunta) investitura popolare diretta potrebbe uscire alquanto ammaccata?

Sul Corriere della Sera “e adesso pronti a fermare il referendum sull’acqua” (via rassegna stampa del Governo, l’articolo non è on line)

Su Reuters Italia Romani, intervento legislativo per evitare il referendum sull’acqua

La composizione dell’Autorità per l’energia

La composizione della Commissione nazionale di vigilanza sulle risorse idriche

La sentenza della Corte Costituzionale numero 68 del 1978 sui referendum in caso di leggi modificate dal Parlamento (via Giornalettismo)

Fonte: Blogeko

mercoledì 20 aprile 2011

L'ultima del Pdl: "Il Parlamento è sovrano assoluto"

«Il Parlamento è sovrano, gerarchicamente viene prima degli altri organi costituzionali come magistratura e Consulta e presidenza della Repubblica»

«Visto che al momento non è possibile fare una riforma in senso presidenziale come vorrebbe Berlusconi, per ora ribadiamo la centralità del Parlamento troppo spesso mortificata, quando fa una legge, o dal presidente della Repubblica che non la firma o dalla Corte costituzionale che la abroga. Occorre ristabilire la gerarchia tra i poteri dello Stato. Se c'è un conflitto, occorre specificare quale potere è superiore»

Questa è l'ultima follia del Pdl che, tramite il deputato Remigio Ceroni, ha depositato due giorni fa una proposta di legge per riformare l'articolo 1 della Costituzione.

Ecco l'articolo 1 della Costituzione:

"L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione"

martedì 19 aprile 2011

“Voti Berlusconi? Qui non entri”

In un ristorante di Berlino appare questo cartello che vedete nella foto: “Se voti Berlusconi qui non entri”. “Nel mio ristorante non li voglio gli elettori di Silvio Berlusconi, per loro non c’è servizio”. “Niente cervello, niente servizio”.

lunedì 18 aprile 2011

Anansi, se la musica è arte dell’incontro


Tornasole, il tuo secondo album, mescola molti generi e ispirazioni: reggae, folk, hip-hop, rock. C’è un filo conduttore che accomuna i brani e dà identità al disco?
Variare di genere rappresenta di per sé lo spirito del disco. Il mio approccio alla musica è multicolore, va in tante direzioni. Tema ricorrente, e sorta di titolo alternativo, può essere anche il viaggio: quando sei in movimento, cosa che a me capita spesso, hai modo di vedere cose nuove e diverse. E ogni volta hai bisogno di avere strumenti nuovi per decifrarle. Da qui, anche la parola Tornasole, che in ambito scientifico, si riferisce alla cartina che, immersa in sostanze diverse, ha la proprietà di cambiare colore. E nel disco ognuna delle 10 canzoni offre un colore differente. C’è poi una seconda accezione, riferita al brano “Il sole dentro”, il singolo sanremese, che è un augurio perché il sole torni a risplendere, in questi tempi bui dal punto di vista socio-politico.

Molto varie anche le importanti ospitate presenti nel disco: Frankie Hi Nrg, Bastards sons of Dioniso e Bunna.
Avvicinare queste collaborazioni così varie è stata una scelta voluta proprio per la diversità dell’album. Bunna l’ho conosciuto durante la promozione del primo disco e abbiamo fatto già numerose cose insieme. Con i Bastards siamo ormai amici da anni, mentre Frankie l’ho conosciuto suonando con Roy Paci in Svizzera. Roy non è presente, ma il suo spirito aleggia in Tornasole: è stato il tramite di molte collaborazioni. Diciamo che c’è ma non c’è.

L’incontro è forse nel tuo dna, essendo di origini siciliane e di casa in Trentino.
Sì, è stato decisamente un vantaggio. è un dato oggettivo il fatto che il meticciato e le occasioni di incontro siano fattori positivi e “più avanti”. Far incontrare i generi e le persone permette di arriva a più alti livelli di espressione e cultura. è bello quando faccio confusione tra trentino e siciliano. Una confusione che aiuta e crea qualcosa di nuovo. La mia musica e il mio pensiero si nutrono di questo e mi stupisco (in negativo) che esistano ancora fenomeni come il razzismo. In questo senso, la musica diventa uno strumento per portare realmente un messaggio. Tra i miei riferimenti, ci sono senz’altro cantautori di protesta, come Dylan, la Chapman, Marley e Ben Harper, che è il mio preferito.

La tua anima impegnata emerge anche nel testo di “Storia e memoria”
E' una canzone scritta inizialmente in inglese e basata sul rapporto tra un professore e uno studente, che si chiede come mai la storia parli solo del vincitore e mai del perdente. Per l’occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ho voluto stringere lo zoom sul nostro Paese, in particolare sulla mafia e sulla connivenza con lo Stato: un lungo susseguirsi di misfatti, raccontati sempre e solo da una parte.

Che ricordo hai del festival di Sanremo e cosa è successo nei mesi successivi?
E' innegabile che sia stata una vetrina importante, nonostante il mio background non proprio in linea. Ho vissuto quel mondo così diverso con filosofia, guardando in maniera critica e distaccata anche le cose che non andavano. Un ottimo modo per “farsi le ossa” e per capire come serva elasticità da parte del pubblico, sia quando l’artista in questione viene dalla scena underground sia nel caso in cui appartenga al mainstream. Le discriminazioni vengono da tutti e due i versanti, ma io sto bene così, nel fare musica in quanto musica.

Quali sono i tuoi prossimi concerti? E che live proponi?
Domani siamo a Roma, alle 21 in diretta su Radio Uno (dove suonerò anche il 29), e successivamente, verso l’una, mi esibisco Qube. Poi, il 16 scendiamo a Lecce alle Officine Cantelmo, insieme a Bunna e Apres la classe. In seguito, tante date consultabili sul mio sito. Dopo Sanremo si è allargata la platea, ma la band e la proposta sono le stesse. Ho la fortuna di suonare con tre amici trentini che mi seguono da sempre, più il tastierista degli Aretuska. Nessun turnista, ma vera sinergia e condivisione.

Hai una tua idea sulla vicenda del festival di Rototom, che è stato fatto trasferire dall’Italia alla Spagna?
Ci ho suonato due volte e paragonare una manifestazione culturale del genere al consumo di stupefacenti è stata una mossa indecente del Governo. Fa parte di qualcosa di orchestrato e di più ampio: un tentativo di censura e di spinta al mutismo generale.

Fonte: Terranews

domenica 17 aprile 2011

Silvio fai i nomi!

Ha quasi dell'incredibile la strafottenza di Silvio Berlusconi sulla magistratura. Continua a ribadire ogni santo giorno che c'è l'hanno tutti con lui e che la magistratura è politicizzata, corrotta, rossa, comunista e chi più ne ha più ne metta. Mi sorge spontanea una banale domanda: Silvio perchè non fai i nomi di questi magistrati?

sabato 16 aprile 2011

Eutanasia in diretta tv: la trasmetterà la Bbc

Il suicidio assistito di un uomo di 71 anni affetto da malattia del motoneurone presso la clinica svizzera Dignitas in diretta tv: lo trasmetterà la Bbc in un un documentario che andrà in onda quest’estate.

Presentato dallo scrittore di bestseller Sir Terry Pratchett, al quale nel 2008 è stata diagnosticata una rara forma di Alzheimer e che per questa ragione voleva vedere con i suoi occhi cosa succedeva alla clinica, il film è già stato oggetto di lodi e di critiche da parte di associazioni pro e contro il suicidio assistito.

Secondo Peter Saunders, direttore di Care Not Killing, è ”deplorevole” che la morte di una persona venga mostrata in televisione e si è detto preoccupato che il documentario sia ”sbilanciato” a favore di chi sostiene il suicidio assistito. In difesa del filmato si è invece pronunciata Sarah Wootton, direttrice del gruppo Dignity in Dying, che ha dichiarato: “Ritengo che sia irresponsabile non discutere questo argomento e mistificarlo ulteriormente”.

Fonte: Blitz quotidiano

venerdì 15 aprile 2011

"Restiamo umani", ora più che mai

Lo hanno scambiato per un infiltrato dei servizi segreti occidentali, e per questo barbaramente assassinato. Proprio lui, Vittorio Arrigoni, che da anni spendeva la sua vita per diffondere - attraverso il suo blog e la collaborazione con Il Manifesto - informazioni sulle condizioni dei Palestinesi nella striscia di Gaza. "Restiamo umani", scriveva alla fine di ogni intervento che pubblicava nel suo sito (http://guerrillaradio.iobloggo.com). Lo ha ucciso la mano di un commando ultra-estremista salafita vicino ad Al Qaeda (le Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, l'organizzazione nata nel 1987 per combattere l'occupazione israeliana della Palestina) che di umano ha ben poco. Lo ha portato via un gruppo di vigliacchi, che non hanno rispettato nemmeno l'ultimatum lanciato ieri, che sarebbe scaduto alle 16 di venerdì.

La morte di Arrigoni apre nuovamente gli occhi su un problema, quello israele-palestinese, di cui sarebbe troppo lungo dibattere in questa sede. Certo è che le zone di guerra, per noi italiani, sono da sempre molto calde. Oggi piangiamo Vittorio, negli anni scorsi sono stati altri i volontari, giornalisti e operatori morti nei vari teatri di scontro e per questo mai tornati a casa per riabbracciare le loro famiglie. I nomi di Fabrizio Quattrocchi e quello di Enzo Baldoni sono i primi che tornano tragicamente vivi nei ricordi di tutti noi. Il primo era uno dei componenti di una compagnia militare italiana, rapito e ucciso in Iraq nell'aprile del 2004 dal gruppo chiamato 'Falangi verdi di Maometto'; Baldoni era invece un giornalista freelance, ammazzato (sempre in Iraq) nell'agosto 2004 dall' 'Esercito islamico dell'Iraq', un gruppo da molti accostato a Osama Bin Laden. Meglio è andata a Simona Torretta, Simona Pari (operatrici italiane di una Ong), e Clementina Cantoni, la giurista rapita nel maggio 2005 a Kabul e liberata a giugno. Ma non vanno dimenticati neanche Michele Mastrogiacomo (giornalista de 'La Repubblica') e Giuliana Sgrena de 'Il Manifesto' rapita in Iraq il 4 febbraio 2005 e poi liberata il 4 marzo grazie al lavoro dei servizi segreti italiani (nell'occasione perse la vita Nicola Calipari, funzionario del SISMI, ucciso dal fuoco americano). Il nome più importante e significativo, in questo ambito, è pero quello di Ilaria Alpi, la giornalista del Tg3 uccisa in Somalia il 20 marzo del 1994 insieme al suo operatore Miran Hrovatin. La Alpi stava indagando su un traffico d'armi e di rifiuti tossici illegali in cui probabilmente aveva scoperto il coinvolgimento dell'esercito ed altre istituzioni italiane.

Persone che avrebbero potuto insegnarci tanto, scomparse prematuramente.

Giorgio Velardi

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giovedì 14 aprile 2011

Stampatevi bene in mente questi nomi


La legge vergogna approvata ieri alla Camera andrà a bloccare tantissimi processi, tra i quali quello per la strage di Viareggio, il Crac Parmalat, il processo Eternit, la tragedia della Thyssen Krupp e via dicendo. Nessuna giustizia!

Ecco la lista di chi ha dato il via libera a questo scempio. Stampatevi bene in mente questi nomi

Popolo della libertà

Fabrizio Cicchitto, Massimo Enrico Corsaro, Sabatino Aracu, Simone Baldelli, Maurizio Bernardo, Isabella Bertolini, Maurizio Bianconi, Salvatore Cicu, Domenico Di Virgilio, Pietro Laffranco, Osvaldo Napoli, Barbara Saltamartini, Jole Santelli, Gioacchino Alfano, Sabatino Aracu, Maria Teresa Armosino, Filippo Ascierto, Mario Baccini, Lucio Barani, Emerenzio Barbieri, Michaela Biancofiore, Mariella Bocciardo, Giuseppe Calderisi, Remiglio Ceroni, Luigi Cesaro, Gianfranco Conte, Nunzia De Girolamo Nunzia, Giovanni Dima, Renato Farina, Fabio Garagnani, Giorgio Holzmann, Amedeo Laboccetta, Pietro Laffranco, Luigi Lazzari, Beatrice Lorenzin, Giuseppe Francesco Maria Marinello, Marco Marsilio, Bruno Murgia, Antonio Palmieri, Massimo Parisi, Enrico Pianetta, Mauro Pili, Giuseppe Romele, Gianfranco Sammarco, Giuseppe Scalera, Michele Scandroglio, Luigi Vitali. Altri membri: Gian Carlo Abelli, Ignazio Abrignani, Angelino Alfano, Antonio Angelucci, Roberto Antonione, Valentina Aprea, Francesco Aracri, Vincenzo Barba, Viviana Beccalossi, Luca Bellotti, Amato Berardi, Deborah Bergamini, Anna Maria Bernini Bovicelli, Massimo Maria Berruti, Sandro Biasotti, Francesco Biava, Paolo Bonaiuti, Margherita Boniver, Marco Botta, Michela Vittoria Brambilla, Aldo Brancher, Renato Brunetta, Donato Bruno, Annagrazia Calabria, Maria Rosaria Carfagna, Gabriella Carlucci, Luigi Casero, Roberto Cassinelli, Carla Castellani, Giuseppina Castiello, Francesco Catanoso Genoese detto Basilio Catanoso, Giuliano Cazzola, Fiorella Ceccacci Rubino, Elena Centemero, Carlo Ciccioli, Edmondo Cirielli, Francesco Colucci, Manlio Contento, Nicola Cosentino, Giulia Cosenza, Giuseppe Cossiga, Enrico Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Rocco Crimi, Nicolo Cristaldi, Guido Crosetto, Marcello De Angelis, Sabrina De Camillis, Riccardo De Corato, Francesco De Luca, Melania De Nichilo Rizzoli, Maurizio Del Tenno, Giovanni Dell’Elce, Simeone Di Cagno Abbrescia, Marcello Di Caterina, Manuela Di Centa, Ida D’Ippolito Vitale, Antonio Distaso, Monica Faenzi, Giuseppe Fallica, Raffaele Fitto, Gregorio Fontana, Vincenzo Antonio Fontana, Nicola Formichella, Tommaso Foti, Antonino Foti, Pietro Franzoso, Paola Frassinetti, Franco Frattini, Benedetto Francesco Fucci, Giuseppe Galati, Vincenzo Garofalo, Fabio Gava, Mariastella Gelmini, Antonino Salvatore Germanà, Niccolò Ghedini, Agostino Ghiglia, Sestino Giacomoni, Gabriella Giammanco, Vincenzo Gibiino, Alberto Giorgetti, Rocco Girlanda, Francesco Maria Giro, Lella Golfo, Isidoro Gottardo, Ugo Maria Gianfranco Grimaldi, Antonello Iannarilli, Maurizio Iapicca, Giorgio Jannone, Enrico La Loggia, Ignazio La Russa, Giorgio Lainati, Mario Landolfi, Maurizio Leo, Antonio Leone, Ugo Lisi, Pietro Lunardi, Maurizio Lupi, Gennaro Malgieri, Gianni Mancuso, Barbara Mannucci, Alfredo Mantovano, Giulio Marini, Marco Martinelli, Antonio Martino, Antonio Mazzocchi, Riccardo Mazzoni, Giancarlo Mazzuca, Giorgia Meloni, Gianfranco Miccichè, Riccardo Migliori, Lorena Milanato, Marco Mario Milanese, Antonino Minardo, Eugenio Minasso, Giustina Mistrello Destro, Dore Misuraca, Giuseppe Moles, Alessandra Mussolini, Gaetano Nastri, Massimo Nicolucci, Fiamma Nirenstein, Settimo Nizzi, Alessandro Pagano, Maurizio Paniz, Alfonso Papa, Adriano Paroli, Gaetano Pecorella, Paola Pelino, Antonio Pepe, Mario Pescante, Giovanna Petrenga, Guglielmo Picchi, Vincenzo Piso, Giancarlo Pittelli, Sergio Pizzolante, Carmelo Porcu, Stefania Prestigiacomo, Marco Pugliese, Fabio Rampelli, Laura Ravetto, Manuel Repetti, Eugenia Roccella, Paolo Romani, Luciano Rossi, Mariarosaria Rossi, Roberto Rosso, Gianfranco Rotondi, Paolo Russo, Stefano Saglia, Elvira Savino, Souad Sbai, Claudio Scajola, Umberto Scapagnini, Maurizio Scelli, Giorgio Simeoni, Francesco Paolo Sisto, Roberto Speciale, Francesco Stagno D’Alcontres, Lucio Stanca, Giorgio Clelio Stracquadanio, Franco Stradella, Giacomo Terranova, Piero Testoni, Gabriele Toccafondi, Salvatore Torrisi, Roberto Tortoli, Michele Traversa, Giulio Tremonti, Mario Valducci, Valentino Valentini, Paolo Vella, Cosimo Ventucci, Denis Verdini, Santo Domenico Versace, Pasquale Vessa, Raffaello Vignali, Elio Vito, Marco Zacchera.

Lega Nord

Marco Giovanni Reguzzoni, Luciano Dussin, Lussana Carolina Montagnoli Alessandro, Fogliato Sebastiano, D’amico Claudio, Angelo Alessandri, Stefano Allasia, Massimo Bitonci, Guido Bonino, Umberto Bossi, Matteo Bragantini, Gianluca Buonanno, Corrado Callegari, Davide Caparini, Davide Cavallotto, Giacomo Chiappori, Silvana Andreina Comaroli, Nunziante Consiglio, Jonny Crosio, Manuela Dal Lago, Marco Desiderati, Gian Carlo Di Vizia, Gianpaolo Dozzo, Guido Dussin, Giovanni Fava, Massimiliano Fedriga, Fulvio Follegot, Gianluca Forcolin, Maurizio Fugatti, Franco Gidoni, Giancarlo Giorgetti, Paola Goisis, Paolo Grimoldi, Eraldo Isidori, Manuela Lanzarin, Marco Maggioni, Francesca Martini, Daniele Molgora, Laura Molteni, Nicola Molteni, Emanuela Munerato, Giovanna Negro, Luca Rodolfo Paolini, Maria Piera Pastore, Gianluca Pini, Ettore Pirovano, Massimo Polledri, Fabio Rainieri, Erica Rivolta, Marco Rondini, Roberto Simonetti, Stefano Stefani, Giacomo Stucchi, Renato Walter Togni, Alberto Torazzi, Pierguido Vanalli, Raffaele Volpi.

Iniziativa Responsabile

Luciano Mario Sardelli, Giuseppe Ruvolo, Domenico Scilipoti, Maria Grazia Siliquini, Gerardo Soglia, Maria Elena Stasi, Vincenzo D’anna, Maurizio Grassano, Francesco Pionati, Elio Vittorio Belcastro, Massimo Calearo Ciman, Giampiero Catone, Bruno Cesario, Pippo Gianni, Paolo Guzzanti, Arturo Iannaccone, Giancarlo Lehner, Antonio Milo, Silvano Moffa, Giovanni Carlo Francesco Mottola, Carlo Nola, Andrea Orsini, Mario (Ir) Pepe, Michele Pisacane, Catia Polidori, Americo Porfidia, Antonio Razzi, Francesco Saverio Romano, Vincenzo Taddei

Liberal democratici

(Gruppo Misto) Daniela Melchiorre, Italo Tanoni. (Gruppo Misto) Aurelio Salvatore Misiti

mercoledì 13 aprile 2011

Processo breve approvato alla Camera. Vergogna


La Camera ha approvato con 314 voti favorevoli e 296 contrari la legge che impedisce il processo e l'eventuale condanna di Silvio Berlusconi.

martedì 12 aprile 2011

Nessun attentato a Belpietro, fu una bufala!

Ricordate l'attentato a Belpietro? Bene, è ufficiale: fu una bufala! E' questa la conclusione dei magistrati milanesi che oggi hanno chiuso le indagini...

La procura di Milano esclude "ragionevolmente" che il primo ottobre del 2010 il giornalista Maurizio Belpietro fu vittima di un attentato. Infatti: "L’uomo scambiato per un attentatore era in realtà un ladro". Con questa motivazione la procura di Milano ha deciso di archiviare l’inchiesta sul presunto attentato al direttore di Libero.

lunedì 11 aprile 2011

Con il vento in poppa. Cresce l’eolico nel mondo


Dopo la fase di bonaccia dello scorso anno, tornano a vorticare in tutto il mondo le pale dell’eolico, spinte da una brezza fatta di investimenti, innovazione e ricerca. Le proiezioni del Global wind energy council prevedono per il 2011 un incremento complessivo della capacità installata di 40 gigawatt, inizio di un trend di sviluppo che dovrebbe durare almeno per un quinquennio. «Il 2010 è stato un anno complicato per l’eolico mondiale», ha spiegato Steve Sawyer, segretario generale del Gwec, durante la presentazione dello studio. «Il settore ha risentito pesantemente della crisi dei due anni precedenti. Ora però ha ricominciato a muoversi nella giusta direzione». Le stime dell’organizzazione parlano di una crescita media di oltre il 18 per cento da qui al 2015, quando la capacità installata complessiva raggiungerà i 450 gigawatt, oltre il doppio dei 194 registrati a dicembre del 2010. A suffragare queste valutazioni sono i dati sugli investimenti registrati negli ultimi 12 mesi, che hanno toccato la cifra record di 96 miliardi di dollari, il 31 per cento in più rispetto al 2009.

Principale motore di questo sviluppo sarà la Cina, che lo scorso anno ha coperto da sola quasi metà del mercato mondiale, con 16,5 nuovi gigawatt installati. Secondo il Gwec nel prossimo lustro il Paese della Grande Muraglia procederà con un ritmo medio di 20 gigawatt di crescita l’anno, superando abbondantemente l’obiettivo di 70 gigawatt di capacità aggiuntiva previsti dal nuovo piano quinquennale 2011-2015. Già tra il 2005 e il 2009 la capacità complessiva del Dragone è andata raddoppiando ogni biennio, superando l’anno scorso quella degli Stati Uniti. Una crescita consistente, che ha avuto positive ripercussioni sul settore manifatturiero delle turbine, a sua volta protagonista di uno sviluppo senza precedenti.

Dietro la Cina, il secondo mercato dell’eolico sarà quello europeo. Entro il 2015 il Vecchio Continente installerà altri 60 gigawatt di potenza, che porteranno quelli complessivi a superare il valore di 146. A condurre la corsa saranno ancora Spagna e Germania, mentre la Gran Bretagna sarà in testa per gli impianti off-shore. Importanti passi avanti saranno fatti anche dall’Europa dell’Est. Un biennio sotto tono è previsto invece per il mercato nordamericano, dove le incertezze legislative freneranno gli investimenti e la ricerca, mentre l’America Latina accelererà, grazie soprattutto allo sprint del Messico, del Brasile e del Cile. I 2 gigawatt di potenza installati nel continente diventeranno quasi 20 nei prossimi 5 anni, riducendo di molto l’attuale divario che separa il Sudamerica dalle altre regioni del mondo.

Fonte: Terranews

sabato 9 aprile 2011

Sgarbi come Ferrara


A Vittorio Sgarbi verranno dati 200.000 euro a puntata (e per cinque puntate) per un programma che andrà in onda in prima serata su Rai1 a partire dal 18 maggio. Ma non saranno pochini?

Non molto tempo fa quasi la stessa cosa accadde con Giuliano Ferrara, ricordate?

venerdì 8 aprile 2011

Le foto più belle e suggestive di Pietramelara

Oggi vi porto alla scoperta del mio paese, Pietramelara. Ho realizzato questo video con le foto più belle e suggestive del paese




Il borgo di Pietramelara

giovedì 7 aprile 2011

Il disastro di Fukushima causerà 200.000 casi di cancro in cinquant’anni

Il fallout proveniente dalla centrale nucleare di Fukushima, fuori controllo dall’11 marzo, ha innescato una sorta di macabra lotteria che distribuirà fra la gente un numero imprecisato di casi di cancro.

Per primo ha azzardato una stima Chris Busby, esperto di salute e radiazioni, che ha utilizzato il modello di rischio messo a punto dall’European Committee on Radiation Risk.

Risultato: poco meno di 200.000 casi di cancro nei prossimi 50 anni fra i circa tre milioni di persone che vivono a meno di 100 chilometri dalla centrale; moltissimi casi sarebbero evitabili trasferendo subito la popolazione altrove.

Il documento è dei primi di aprile, sulla base dei dati disponibili fino a fine marzo. A Fukushima però le cose (e i rilasci di radioattività) probabilmente andranno per le lunghe: il Governo giapponese ha ammesso che ci vorranno mesi per riportare sotto controllo la centrale.

L’European Committee on Radiation Risk è un gruppo informale fondato dai Verdi presso il Parlamento europeo. Sento già levarsi alti clamori: ma è di parte! E’ una stima gonfiata! Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il disastro di Chernobyl provocò solo 4.000 vittime fra la popolazione, come è possibile che in Giappone ne siano attesi così tanti? Eccetera eccetera.

Provo a rispondere. Personalmente, trovo del tutto inverosimile la stima dell’Oms sui morti di Chernobyl. L’Oms è legata da un accordo di cooperazione all’Iaea, l’agenzia atomica dell’Onu (trovate il link in fondo) che è dichiaratamente filonucleare.

Che le stime dell’Oms siano totalmente inverosimili lo pensano anche i medici dell’Ucraina e della Bielorussia, che dopo Chernobyl hanno dovuto fare personale e frequente conoscenza con casi di cancro prima relegati all’universo delle nozioni teoriche. In fondo è linkato un articolo del Guardian che approfondisce il tema.

Le stime sui casi di cancro per Chernobyl variano moltissimo. All’estremo opposto rispetto ai 4.000 casi calcolati dall’Oms ci sono i 6 milioni di casi attesi da Greenpeace.

Dove sta la verità, tanto per avere una pietra di paragone? Solo in Italia, che rispetto alla Bielorussia e ad altre zone d’Europa fu appena toccata da uno spiffero radioattivo proveniente da Chernobyl, l’Istituto Superiore per la Sanità ha stimato circa 3.000 casi mortali di cancro.

Alla luce soprattutto di quest’ultima cifra, la stima dell’l'European Committee on Radiation Risk non mi pare inverosimile. E’ una stima, appunto: altre ne verranno, forse più accurate, ma può dare un primo ordine di grandezza del rischio.

European Committee on Radiation Risk

La stima sui casi di cancro legati a Fukushima basata sul modello di rischio dell’European Committee on Radiation Risk (on line sul sito di Farewinds)

Dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Chernobyl, la reale portata dell’incidente

Il testo completo dell’accordo di cooperazione fra l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica e l’Organizzazione Mondiale per la Sanità

Sul Guardian la situazione attuale nelle zone più colpite dal fallout di Chernobyl

Un documento di Greenpeace contenente una tabella riassuntiva delle stime di casi di cancro legati a Chernobyl

Un vecchio articolo del Corriere della Sera in Italia 3.000 morti per Chernobyl

Fonte: Blogeko

mercoledì 6 aprile 2011

L'Aquila 2 anni dopo, per non dimenticare...


Sono trascorsi esattamente 2 anni dal terribile terremoto che colpì L'Aquila e l'Abruzzo. Nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009, alle ore 3.32, una fortissima scossa di terremoto devastò L'Aquila e i paesi circostanti causando 309 morti, 1600 feriti e 65.000 sfollati.

martedì 5 aprile 2011

I trasferimenti al Nord si fermano in Toscana


Per decongestionare la Sicilia, le navi che devono trasportare i migranti da Lampedusa sulla terraferma ora puntano verso altre Regioni. Ma senza che sia superato il tracciato del Po. Ieri è stata la volta di Santa Maria Capua Vetere, nel casertano, e di Livorno da cui poi i migranti partiranno per essere ospitati alla spicciolata in Regione.

Nella mattinata 471 tunisini sono giunti alla ex base di Andolfato, vicino Caserta, che dietro le mura alte quasi 9 metri con frammenti di vetro posizionati in cima, comprende anche un ex carcere militare. Nel grande cortile interno sono state fissate le tende per 1.200 persone. Ai profughi arrivati ieri, si dovrebbero aggiungere parte (circa 500) dei passeggeri della nave Excelsior salpata dalle Pelagie con a bordo 1.731 migranti da dividere fra Trapani, Catania e Napoli, appunto. «Temiamo gli sviluppi di questa situazione», dichiara Mimma D’Amico che con il centro sociale ex canipificio di Caserta sta cercando di dare primo orientamento e informazioni ai migranti. «Non permettono a nessuno l’ingresso alla tendopoli gestita dalla Croce rossa», aggiunge descrivendo i particolari propri di «un luogo di detenzione».

I più fortunati, in queste ore, sono diretti al porto di Livorno da cui, secondo le disposizioni del piano regionale che oggi sarà dettagliato in prefettura, ripartiranno per raggiungere una delle destinazioni individuate sul territorio. Il modello toscano, che ha scongiurato la costruzione di una tendopoli a Coltano, vicino Pisa, finora rappresenta l’unica alternativa concreta al modello Manduria. «Abbiamo concertato 500 persone, sono ragazzi che è giusto accogliere decentemente», ha confermato ieri il presidente Enrico Rossi, salvo lanciare un messaggio ai suoi colleghi: «Dopo questi, voglio vedere quanti ne accolgono il Veneto, la Lombardia e il Piemonte. La Repubblica italiana - ha concluso - deve andare dalla Sicilia alle Alpi, l’accoglienza deve riguardare anche il Nord del Paese».

E, invece, ieri Taranto attendeva l’ennesimo trasferimento. A bordo del traghetto Clodia, infatti, sono stati condotti in Puglia oltre mille persone. La destinazione resta Manduria che, tra chi fugge e chi dorme all’aria aperta fuori dall’accampamento, non conta più di un migliaio di ospiti. Paradossalmente, Manduria può ancora accogliere, non importando le ragioni che hanno portato ad evadere e che ieri hanno convinto molti a iniziare lo sciopero della fame.

Secondo Enzo Pilò, che con l’associazione Babele ha organizzato progetti per richiedenti asilo nel sistema Sprar, dietro la confusione che domina la tendopoli c’è una strategia chiara: «La struttura di Manduria non è del tipo di contenimento - spiega - e il fatto che si siano consentite le fughe in massa risponde all’esigenza del governo di assicurare, in un secondo momento, l’espulsione degli irregolari». Pilò e altre associazioni stanno invitando i migranti a non lasciare il campo senza un foglio di permesso. Una volta fuori, infatti, anche l’ultima speranza di tutela scompare.

Fonte: Terranews

lunedì 4 aprile 2011

Elezioni politiche 12 giugno? Ecco i sondaggi


Negli ultimissimi giorni il clima politico si è surriscalato al limite della … fusione. Le tirate d’orecchie di Giorgio Napolitano sono di fatto l’ultimo richiamo ai partiti prima di arrivare allo scioglimento delle Camere e alla fine anticipata della legislatura.

A questo punto tutto è possibile e il ricorso anticipato alle urne (il 12 giugno?) torna una possibile e forse probabile opzione. Il sondaggista Nicola Piepoli ha già subito messo nel piatto (commissionato da affaritaliani.it) il suo sondaggino.

Questi, allo stato attuale, i dati dei singoli partiti. Il Popolo della Libertà è in leggero calo al 30% e la Lega Nord è stabile al 10. Altre forze di Centrodestra all’1%. Totale 41. Il Partito Democratico è salito al 26%, l’Italia dei Valori è ferma al 5 e Sinistra Ecologia Libertà è cresciuta arrivando al 7,5%. Altri di Centrosinistra al 2,5. Totale 41. L’Udc è stabile al 6,5%, Futuro e Libertà si porta al 3,5 mentre gli altri (Api e Mpa) sono insieme all’1%. Totale 11. Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo è salito fino al 4%. Gli altri fuori dagli schieramenti sono al 3%. Contenti, scontenti? Tutto qui.

domenica 3 aprile 2011

La nuova fiamma di Papi

Ex Pd. Poi Misto. Poi Noi Sud. Poi Liberale. Poi Popolare. Ora di nuovo Misto. E tutto in una legislatura. E' il peggiore di tutti. E' Antonio Gaglione. Novantaduepercento di assenze parlamentari, risultato irreperibile per 7.568 volte, record assoluto nella storia della Repubblica italiana.

Beh, certo, quei ventimilaeuro al mese noi li dobbiamo scucire comunque. Per farvi capire, non s'è presentato in nessuna delle votazioni più importanti di questi ultimi 3 anni, la sua ultima "seduta pesante" risale all'anno di grazia 2008.

Ma stavolta c'è bisogno di lui. E' Silvio Berlusconi in persona, ad avere bisogno di lui. Il suo voto potrebbe essere fondamentale. Martedì si decide su Ruby, conflitto di attribuzione, ad un giorno dal processo di Milano. E per il Premier il cammino iniziato con Razzi e Scilipoti - idealmente, oltre che istituzionalmente - puà proseguire solo con quest'uomo. Che, solenne, dichiara:

sabato 2 aprile 2011

Un pedofilo in famiglia: denunciato carabiniere pedofilo ma non viene arrestato!


Il servizio scandalo de Le Iene in cui Paolo Calabresi racconta la storia di una mamma e della sua bambina di 11 anni molestata su msn da un pedofilo. La donna casualmente ha poi scoperto che il pedofilo in questione non è uno sconosciuto, ma bensì il cognato del fratello della signora, che è oltretutto un carabiniere. L’uomo oltre ad inviare filmati pornografici alla bambina, si masturbava davanti alla webcam, o le chiedeva sistematicamente di spogliarsi.

Dopo aver sporto denuncia alla polizia, la donna sperava in un intervento celere delle forze dell’ordine, come gli era stato assicurato (l’arresto in tempi brevi), ma purtroppo non è mai avvenuto! L’uomo continua a vivere tranquillamente la sua vita, in massima libertà … le forze dell’ordine non sono mai intervenute!

La donna e sua figlia sono state costretti a cambiare casa (visto che il carabiniere, lo zio, abita nella stessa zona) … ma dopo 5 mesi nessuno ancora interviene! Dopo il servizio delle Iene, una nipote del carabiniere pedofilo, ora 18enne, ha denunciato anche lei di aver subito in passato molestie dallo zio …

In seguito a pressioni delle Iene, la polizia a chiesto tempo per poter prendere provvedimenti…

- Qui il primo servizio de “Le Iene” sul carabiniere pedofilo

Sotto, il secondo servizio de Le Iene sul carabiniere pedofilo



Fonte: Stop Censura

venerdì 1 aprile 2011

Fukushima, radiazioni oltre i limiti a 40 km dalla centrale

La fascia di sicurezza di 20 chilometri intorno a Fukushima non basta più a garantire l’incolumità della popolazione. Trasportate dal vento, le particelle radioattive che continuano a fuoriuscire dall’impianto stanno raggiungendo zone sempre più distanti dal suo perimetro, contaminando il mare, il suolo, l’aria e gli organismi con cui entrano in contatto. A Ietate, un piccolo villaggio a una quarantina di chilometri dalla centrale, i tecnici dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica, inviati sul posto per effettuare campionamenti del terreno, hanno rilevato ieri livelli di radioattività superiori a quelli considerati pericolosi per la salute dall’agenzia stessa. Una scoperta che in realtà era già stata fatta da Greenpeace all’inizio della settimana, quando un suo team di esperti giunto sul luogo aveva denunciato la presenza di quantità di radiazioni tali da risultare nocive per l’organismo umano, chiedendo alle autorità nipponiche di procedere a un’immediata evacuazione della zona.

Alla richiesta dell’organizzazione ambientalista si è unita ieri quella dell’Aiea, che ha suggerito al governo di Tokyo di estendere la fascia di sicurezza intorno a Fukushima. Malgrado il moltiplicarsi delle pressioni, tuttavia, l’esecutivo nipponico non sembra intenzionato a prendere provvedimenti immediati. «Valuteremo attentamente la situazione sulla base dei dati forniti dall’Aiea ma non sembra che esista al momento la necessità di intervenire», si è limitato ad annunciare ai microfoni dei giornalisti Yukio Edano, segretario del gabinetto giapponese.

Le misurazioni dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, unite a quelle dell’ente giapponese sul livello di iodio radioattivo nel mare vicino alla centrale (che ieri sono risultate 4.385 volte superiori alla norma e in aumento rispetto al giorno precedente) rafforzano l’ipotesi che i tentativi portati avanti dalla Tepco, la società che gestisce la struttura, per contenere le radiazioni non stiano dando i risultati sperati. Gli sforzi per raccogliere l’acqua radioattiva intorno ai reattori sono andati avanti per tutta la giornata di ieri, mentre a causa del maltempo sono state sospese le operazioni per spargere resina sintetica nell’area per trattenere le radiazioni. I tecnici continuano a a pompare l’acqua contaminata fuori dall’edificio delle turbine delle unità 1 e 3, anche se è quella presente nella trincea di manutenzione sotto il reattore 2 a preoccupare maggiormente dati gli alti livelli di radioattività registrati sulla sua superficie.

Contemporaneamente nelle tre strutture viene iniettata a getto continuo acqua dolce da un camion dei pompieri e da pompe elettriche, in modo da raffreddare il materiale presente all’interno. Intanto per la prima volta dall’inizio della crisi il premier Naoto Kan ha annunciato espressamente che la centrale di Fukushima sarà completamente smantellata. Fino ad oggi il leader del Partito democratico aveva invece lasciato intendere che l’ipotesi più probabile fosse il decommissioning dei reattori dall’uno al quattro, una soluzione che avrebbe comunque risparmiato il cinque e il sei. Ieri Kan ha anche incontrato il presidente francese Nicolas Sarkozy, giunto nell’arcipelago nipponico per una visita di solidarietà.

Nella conferenza stampa congiunta il premier giapponese ha sottolineato che il suo governo intende procedere a un attento riesame del settore nucleare: «Una volta che l’incidente sarà circoscritto, abbiamo bisogno di valutare il sistema attuale in cui viene lasciata la gestione degli impianti al settore privato». Dal canto suo Sarkozy ha proposto una riunione delle autorità dei Paesi del G20, a Parigi, per definire una normativa internazionale sulla sicurezza nucleare.

Fonte: Terranews