Alle
10.25 del 2 agosto 1980, trentuno anni fa, una valigia lasciata nella sala d’aspetto di seconda classe, contenente 20 chili di esplosivo militare militare gelatinoso, esplode sbriciolando la sala d’aspetto, sfondando quella di prima classe, due vagoni del treno Ancona-Basilea sventrati come il ristorante. In pochi secondi 85 morti e 205 feriti di cui 70 con invalidità permanente.
La più grande strage italiana di terrorismo.
In trent’anni sono stati condannati due manovali neo-fascisti Francesca Mambro e Giusva Fioravanti ma non conosciamo ancora i mandanti e i complici che lavorarono a un gigantesco depistaggio che non è ancora finito.
La strage di Bologna parla così alla nostra memoria e noi dobbiamo ricordarlo se crediamo alla nostra costituzione e agli uomini e donne migliori della repubblica.
1 commento:
Ovviamente pagano sempre i "commessi" mai quelli dei "piani alti"! Il governo fa sempre finta di non sapere!
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