giovedì 30 luglio 2015

La Birmania libera quasi settemila prigionieri


Le autorità birmane hanno concesso la grazia a 6.966 prigionieri, tra cui 210 stranieri. Il provvedimento, che secondo il governo è basato su “ragioni umanitarie”, arriva alla vigilia delle elezioni a novembre. Non è chiaro se i prigionieri politici birmani siano tra le persone liberate, scrive la Bbc.

Tra le persone messe in libertà ci sono anche 150 taglialegna cinesi, arrestati a gennaio per traffico illegale di legname. Il loro caso aveva provocato le proteste di Pechino.

Si tratta dell’ultima di una serie di amnistie messe in atto dal governo birmano. Diversi prigionieri politici sono stati liberati nei mesi scorsi, sulla base del processo di riforme voluto dal presidente birmano, l’ex generale Thein Sein, al potere dal 2011. Secondo il sito Irrawaddy, in Birmania ci sono ancora più di 150 prigionieri politici.

Fonte: Internazionale

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